“Quando parlo di inquadrature naturali, mi riferisco a cose di questo tipo. [...]
Nelle foto queste strutture assumono una funzione precisa: diventano come soglie di accesso a qualcosa, di accesso al mondo esterno. Potremmo paragonarle al mirino di una macchina fotografica. Questo tema dell’accesso al mondo esterno, del guardare attraverso, dando un ordine al nostro sguardo, individuando e assegnando al nostro sguardo un ordine precostituito, esiste anche all’interno del paesaggio. [...] Non parlo solo dell’arco di trionfo o dei colonnati, ma di infiniti elementi disseminati all’interno del paesaggio, dell’architettura, delle città.”
“Se ci concentriamo sul tema della «soglia» [...] troviamo, nella natura e nel mondo esterno in generale, molti possibili elementi utili per un lavoro di ricerca e per un lavoro progettuale interessante e stimolante”
Luigi Ghirri, Lezioni di Fotografia [pag. 159-160]

A partire da questa provocazione di Ghirri ho deciso di approfondire questi temi confrontandomi con il paesaggio della città di Milano in tutta la sua complessità. Nel realizzare questo lavoro spiccano altri temi cari a Ghirri come la trasparenza, il guardare attraverso, l’immagine che diventa realtà e la realtà che diventa immagine. Ho privilegiato una relazione frontale con l’oggetto della foto e ho utilizzato un obiettivo da 50mm.
Attraverso questa esperienza ho voluto guardare la città di Milano con un occhio diverso sulla realtà, “attivare lo sguardo, cominciare a scoprire nella realtà cose che non si vedevano. Attivare un campo di attenzione diverso.”
In questo modo ho potuto scoprire e raccontare alcune parti della città che solitamente passano inosservate, un racconto in cui la fotografia diventa una vera e propria finestra sul mondo esterno.

Davide Foletto